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La nostra edizione ha scelto i migliori articoli relativi alle relazioni
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La fine di una relazione importante implica sempre una fase di dolore e smarrimento ed alcuni (uomini e donne) cercano di farvi fronte rincorrendo una nuova relazione stabile. Nella scelta del nuovo partner tendono a scambiare il “senso di sollievo momentaneo” per innamoramento, accelerando i tempi per la costruzione di una nuova coppia, con risultati il più delle volte deludenti.
La fase nebulosa che segue un distacco importante (matrimonio, convivenza, lunga frequentazione) implica incertezza e confusione. Mancano le routine quotidiane che offrono sicurezza, nonostante la dinamica di coppia fosse stata conflittuale. Si sente il bisogno di un punto di riferimento e si pensa che un nuovo partner possa assolvere questa funzione.
Coloro che in un legame di coppia ricercano stabilità, scelgono il nuovo partner in base a una check-list di requisiti funzionali: deve esser affidabile, garantire supporto e sicurezza. Naturalmente, sono contemplate l’attrazione fisica e la corrispondenza di vedute o qualche interesse comune. Ma la sintonia è superficiale, circoscritta ad un livello di apparenza e non di sostanza.
La chiusura di una relazione di lunga data, spesso, comporta di ritrovarsi isolati. La persona è esclusa dal circuito delle amicizie comuni e da single è privata di quelle attività che faceva quando era in coppia. L’isolamento forzato la sprona a cedere a occasioni poco promettenti, sperando di colmare il vuoto affettivo e trovare uno stato di sollievo, senza considerare lo sviluppo della relazione a lungo termine. Con accanto un nuovo partner è possibile riprendere le attività consuete di coppia, convincendosi di aver risanato la propria vita.
In questo tipo di rapporti funzionali, il nuovo partner assolve la funzione di “supporto” per uscire dalla fase di scoraggiamento e può offrire un certo grado di sollievo. Ma, è assente l’entusiasmo dell’innamoramento, suscitato dalla prima fase di una nuova relazione, che non potrà essere recuperato in un secondo tempo.
L’innamoramento è attivato dalla parte emotiva del cervello, per questo quando ciò avviene fluiscono sensazioni intense e coinvolgimento. Mentre, la scelta di stabilità è generata dalla parte razionale, che inibisce il libero accesso alle emozioni.